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Favara, morte delle sorelline Bellavia dopo crollo di una palazzina: assolti in Appello i due imputati

Assolti per “non aver commesso il fatto” i due imputati nel processo di Appello scaturito dal tragico crollo della palazzina nel centro storico di Favara dove nel gennaio del 2010 morirono le sorelline Chiara e Marianna Bellavia, rispettivamente di 3 e 14 anni.

I due imputati, condannati in primo grado a tre anni di reclusione per le accuse di disastro e omicidio colposo plurimi, erano il proprietario della palazzina, Antonio Noto, e un ex dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Favara, l’architetto Sebastiano Dispenza.

I giudici di Appello, in accoglimento delle le tesi degli avvocati Antonino Gaziano e Calogero Raia, li hanno invece assolti ritenendoli del tutto estranei ai fatti. Il sostituto procuratore generale aveva chiesto la condanna in appello a 2 anni e 6 mesi per entrambi gli imputati.

Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Albero Avenia esprime la propria soddisfazione per l’assoluzione dell’architetto Sebastiano Dispenza nella vicenda processuale, giunta alla fase di Appello, scaturita dal tragico crollo dell’edificio di via del Carmine, a Favara, che tolse la vita, il 23 gennaio 2010, alle sorelline Chiara e Marianna Bellavia.
“Abbiamo atteso rispettosamente per due anni che la giustizia facesse il suo corso – spiega Avenia -. Oggi l’assoluzione di Dispenza conferma il rigore e la professionalità da lui messe in campo nello svolgimento del proprio ruolo di dirigente dell’Utc di Favara. All’amico Sebino va il mio personale affetto per la fine di questo incubo”.

 

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