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Politica

Giorgia Meloni infiamma Agrigento: il tour della sua visita – FOTO

IMG_2811Ottantotto immigrati ospiti del centro accoglienza di Siculiana. Inizia così il tour agrigentino del leader di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, che ha voluto visitare i luoghi in cui risiedono alcuni dei migranti che in questi mesi, e non solo, sbarcano sulle coste del territorio agrigentino.

Una visita, che ha avuto lo scopo di toccare con mano la realtà in cui vive la città di Agrigento e la sua provincia, soprattutto sul fronte dell’accoglienza per i numerosi extracomunitari che con l’accingersi della bella stagione, come ogni anno, imperverseranno sulle nostre coste.
Una terra accogliente e pronta in ogni caso a dare sostegno e aiuto agli uomini e alle donne che quasi giornalmente fuggono da una triste realtà, per cercare fortuna in Europa.
Un fenomeno, quello dell’immigrazione, forse fin troppo spesso sottovalutato.

L’ex ministro della Gioventù, accompagnata dal portavoce provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Agrigento, Giuseppe Ciulla, e dai portavoce regionali del partito, Sandro Pappalardo e Giampiero Cannella, ha voluto prendere conoscenza di quale sia lo stato in cui vive ogni singolo migrante, in una struttura che fino a qualche decennio fa era conosciuta in provincia come uno dei più bei Hotel e che oggi viene adibito a centro di accoglienza. Quarantadue stanze per gli alloggi, infermeria, mensa, luoghi di culto e una dotazione per ogni immigrato: una scheda telefonica, pocket money (circa 2 euro e cinquanta centesimi al giorno), tre mutande, due magliette, scarpe, ciabatte, maglioni, kit da bagno, tre pasti e assistenza completa. Ogni 4/5 giorni arrivano nuovi ospiti e si ricomincia.

L’On. Meloni ha voluto chiedere al proprietario dell’ex Hotel Villa Sicania, come mai la scelta di convertirlo in un centro di accoglienza per i migranti. “Io non faccio volontariato – racconta Piero Giglio – ma l’imprenditore. Ho provato a fare impresa turistica per passione ed è stato impossibile. Mi sarei voluto occupare di assistenza sanitaria d’eccellenza, ma dalla Regione Siciliana solo burocrazia e silenzio. Quello dell’accoglienza degli immigrati è l’unico campo nel quale lo stato italiano si mette a disposizione per aiutarti“.

Giorgia Meloni alla fine della sua lunga visita ha ribadito il ruolo dell’Europa sul fenomeno immigrazione: “Chi comanda in Europa, sempre contro di noi, considerandoci sudditi, una colonia. Il tema dell’immigrazione è una conseguenza di questo atteggiamento. C’è una guerra subdola che si combatte oggi. Non più con le divise militari ma con quelle monetarie. E noi sappiamo da che parte stare. Con i diritti dei molti, contro gli interessi dei pochi”. “Tra le tante soluzioni, penso – continua Giorgia Meloni – ad una efficace collaborazione con il legittimo Governo di Tobruk per cercare di arginare una situazione non più sostenibile”.

La Meloni ha poi voluto visitare la Capitaneria di Porto di P. Empedocle impegnata da sempre a dare soccorso e aiuto in mare ai migranti. Un ruolo importante che l’ex ministro ha voluto ribadire al comandante Massimo Di Marco per mostrare “la vicinanza di FdI-An alle Forze dell’Ordine impegnate nell’emergenza immigrazione nel Canale di Sicilia”.
Tema scottante, quello del rigassificatore. Il leader di Fratelli d’Italia ha infatti voluto conoscere la vicenda sulla struttura che con molta probabilità sorgerà a pochi chilometri dalla Valle dei Templi. “Noi siamo fermamente contrari a questo tipo di impostazione. Svendere il territorio facendo perdere ad Agrigento la sua naturale vocazione turistica è qualcosa da evitare”.
Poi la visita alle pattuglie navali che la Capitaneria giornalmente impegna nel Mar Mediterraneo. “Non ci mancano i mezzi – afferma il comandante Di Marco – ma è un fenomeno difficile da contrastare. A volte i barconi si spingono fin dentro le coste agrigentine, come ad esempio a Siculiana”.

Concluse le visite a Siculiana e Porto Empedocle, l’ex ministro si è poi spostata in barca dal porto empedoclino per raggiungere il porticciolo turistico di San Leone, in cui ha tenuto il comizio a piazzale Aster per sostenere la candidatura a sindaco di Agrigento di Andrea Cirino.
Un comizio scandito dai cori dei tifosi dell’Akragas dopo la vittoria sul Marcianise che ha ampliato i festeggiamenti per la promozione in Lega Pro. Solo qualche momento di festa, che ha interrotto l’intervento del candidato sindaco di Fratelli d’Italia-An che ha comunque voluto sottolineare la sua fede calcistica per l’Akragas, manifestando la propria gioia per il salto di categoria. In una piazza gremita di persone, la Meloni ha parlato di Agrigento e della sua (a)tipicità. Una città che ha visto il Pd partecipare a delle primarie e che oggi si ritrova da tutt’altra parte; una città che parla di rigassificatore; un posto magnifico che si ritrova agli ultimi posti in classifica per qualità di vita. Un “fallimento” che ha un solo nome e cognome: “la politica che ha governato”.
Un intervento durato circa 1 ora interrotto dai numerosi applausi e dalla stima che la gente ha voluto manifestare al leader di Fratelli d’Italia. Una promessa: “tornare ad Agrigento”.

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