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“Giornata del medico e dell’odontoiatra”, un tripudio di emozioni al teatro Pirandello di Agrigento

“Questa è una giornata dedicata ai medici che compiono 50 anni di laurea e ai giovani medici e odontoiatri che iniziano un duro affascinante percorso pronunciando il giuramento professionale. La presenza dei giovani e dei colleghi anziani ha il significato del passaggio di testimone tra il passato e futuro della nostra professione che chiede a chi la pratica fedeltà a due discipline: scienza ed etica. Medico chirurgo e medico odontoiatra provengono da corsi di laurea separati ma condividono gli stessi principi etici. Per la professione, questa, è l’occasione di richiamare chi ha l’onere delle decisioni al rispetto del mandato che la collettività ha loro affidato. L’impegno ad agire per garantire a tutti cure di qualità ed accessibili, indipendentemente dallo stato sociale e dalle disponibilità economiche. È un mandato sancito dall’articolo 32 della Costituzione”.

Comincia con queste parole, pronunciate da Santo Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento, la “Giornata del medico e dell’odontoiatra” celebrata sabato scorso al teatro Pirandello, definito da Salvatore Casà, componente della Commissione Albo odontoiatri di Agrigento (Cao), “il luogo più adeguato perché parlare di Giuramento e Codice deontologico nel teatro della città è un bellissimo punto di partenza per chi pratica professione medica”.

Durante l’evento, condotto da Simona Carisi e Totò Nocera Bracco, per la magistrale regia di Franco Capitano e presenziato dalle autorità cittadine, si sono susseguiti momenti di intrattenimento e di confronto con la tavola rotonda sul tema “Carenza di personale medico: crisi vocazionale o crisi di struttura?”, moderato dalla giornalista Daniela Spalanca, e non è mancato il minuto di silenzio per ricordare i medici scomparsi nel corso dell’ultimo anno.

Due i momenti clou della serata: il riconoscimento ai medici che hanno compiuto 50 anni dalla laurea e il Giuramento di Ippocrate dedicato ai medici appena laureati ai quali il sindaco Miccichè spiega come fare “il medico sia una missione e occorra lavorare con la mente ma, principalmente, con il cuore”.

Professione che Piero Luparello, vicepresidente Omceo, definisce “tra le più belle al mondo” senza dimenticare i colleghi i quali hanno raggiunto i 50 anni di laurea che ringrazia “per quanto dato, in termini di contributo, alla salute dei nostri concittadini” mentre per Luigi Burruano, presidente Cao, “questa professione non è soltanto un’attività, bensì richiede la consapevolezza di tutelare il bene più prezioso: la salute dei cittadini”.

“Sappiamo che la mancanza di medici è uno dei problemi principali in Italia – commenta Miriam Indelicato, neolaureata in Medicina e chirurgia – ci auguriamo che cerimonie come quella organizzata dall’Omceo di Agrigento, riescano a incentivare i giovani a scegliere questa strada. Strada che presenta un percorso difficile e impegnativo e non si conclude mai. Il nostro non è solo un lavoro ma una missione”.

L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Comitato dell’Ordine composto dai dottori Geraldo Alongi, Salvatore Casà, Carmelo Graceffa e Salvatore Gueli. Sul palco, a intrattenere il pubblico, la cantante Simona Collura, il tenore Andrea Donzella, l’attore Franco Sodano e il gruppo folk Città di Agrigento.

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