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Regioni ed Enti Locali

Incendio alla casa del sindaco Cambiano: le reazioni del mondo politico

angelo cambianoDopo il presunto atto intimidatorio di ieri ai danni del sindaco di Licata, Angelo Cambiano (in foto), dopo che ignoti avrebbero appiccato un incendio nella sua villa di campagna di contrada Stretto, si registrano i primi interventi del mondo politico:

Bene ha fatto la Procura di Agrigento ad aprire un’inchiesta sull’incendio che ha danneggiato gravemente la villa in campagna del sindaco di Licata Angelo Cambiano intestata al padre“. A dirlo è il deputato nazionale del Partito democratico Antonino Moscatt dopo aver appreso la notizia durante un incontro elettorale. “Non è la prima volta che i sindaci della provincia di Agrigento, in modo diretto o indiretto, subiscono delle intimidazioni. Conosco le difficoltà di chi, da primo cittadino, cerca di far rispettare le regole. Ad Angelo Cambiano uomo e politico va tutta la mia vicinanza e sincera solidarietà per l’atto subito“.

Sul fatto è intervenuto anche il sindaco di Naro, Calogero Cremona che ha affermato: “Un ennesimo gesto di vigliaccheria vandalica è stato consumato, ieri sera, contro un rappresentante delle Istituzioni Locali. Ignoti hanno mandato a fuoco la casa di campagna del Sindaco di Licata, Angelo Cambiano.
L’ennesima insopportabile violenza, contro un Sindaco che rispetta ed applica le regole,da parte di chi non intende accettare le regole della legalità e delle leggi dello Stato. Questi atti di violenza non riusciranno ad intimidire il sindaco Angelo Cambiano né gli altri Sindaci che hanno già subito analoghi atti ed attacchi. Al Sindaco di Licata, – sottolinea Cremona -, esprimo la solidarietà mia personale, quella dell’amministrazione comunale che presiedo e quella della Città di Naro che mi onoro di rappresentare. Auspico, nel contempo, che la presenza continua ed attiva delle forze dell’ordine sul territorio e l’impegno diuturno dello Stato possano presto dare un volto ai delinquenti ed ai malavitosi che minacciano la qualità della vita della gente normale. Questi attacchi ed atti di violenza non riusciranno ad intimidire nessun Sindaco. Essi anzi concorrono a creare una solidarietà ancora più forte tra i rappresentanti delle Istituzioni Locali e tra loro ed i rappresentanti delle Istituzioni Statali. D’altronde, le Istituzioni dello Stato, soprattutto grazie al Prefetto di Agrigento Nicola Diomede ed ai vertici delle forze dell’ordine presenti nel nostro territorio, hanno manifestato e continuano a manifestare la loro vicinanza concreta ai Sindaci e agli amministratori che hanno subito attentati o atti d’intimidazione e di violenza“, conclude in sindaco di Naro.

Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace ha invece affermato: “Esprimo piena e incondizionata solidarietà e vicinanza al Sindaco di Licata per il vile atto intimidatorio perpetrato nei suoi confronti, che turba l’uomo ed il rappresentante Istituzionale. In questo momento per lui delicato gli sono vicino e auspico che al più presto le forze dell’ordine possano assicurare alla giustizia gli autori dell’insano gesto“.

Il deputato nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, esprime solidarietà e incoraggiamento al sindaco di Licata: “L’impegno verso il rispetto della legge e per il ripristino della legalità da parte del sindaco Cambiano – afferma Gallo – non sarà scalfito ma rilanciato e mantenuto. Il territorio siciliano si affrancherà da sottosviluppo e regresso soltanto quando si comprenderà che il civile rispetto della legge è un fondamento della Democrazia ed è una condizione indispensabile per generare vero e duraturo sviluppo e benessere. Nel rivolgere un abbraccio solidale all’ amico Angelo Cambiano – conclude Gallo – lo invito a non demordere, nella consapevolezza che dalla sua parte vi è lo Stato e le Istituzioni che lo rappresentano“.

Un attentato contro quanti vogliono fare crescere Licata nella legalità, vero elemento che può garantire il progresso civile e la crescita economica di un territorio.” Così commenta oggi il Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello, l’intimidazione subita dal sindaco di Licata Angelo Cambiano. “La viltà della sopraffazione – sottolinea Lo Bello – non l’avrà vinta sulla voglia di giustizia sociale dei siciliani e dei licatesi onesti, per questo esprimo la mia vicinanza al primo cittadino – conclude- che potrà sempre contare su questo Governo della Regione, per ripristinare quel sistema degli onesti per il quale dal nostro insediamento, ci stiamo battendo.

Rabbia e sconcerto per l’attentato intimidatorio perpetrato ai danni del Sindaco di Licata Angelo Cambiano, esprime il Presidente del Consorzio per lo Sviluppo e la Legalità On. Mariagrazia Brandara: Apprendo quanto accaduto rivivendo forte lo sgomento per due motivazioni precise – afferma l’On. Brandara -. La prima perchè come Cambiano, da Sindaco, sono stata oggetto di atti intimidatori ed ho subito il medesimo attentato quando ignoti diedero alle fiamme la casa di campagna di mio fratello. La seconda, legata al fatto che, seppur per un breve periodo, ho conosciuto Licata nella qualità di Commissario Straordinario, con i suoi onesti cittadini che si contrappongono alle contraddizioni di una città che vuole riscattarsi, frenata dal peso del malaffare e della malavita. La mia completa solidarietà ad Angelo Cambiano – conclude il Presidente del Consorzio legalità e Sviluppo – va di pari passo con il mio assoluto convincimento che vanno individuati, perseguiti e condannati quanti si rendono responsabili di crimini che vogliono fermare il processo di crescita del territorio“.

Il Deputato Regionale Vincenzo Fontana, esprime totale solidarietà al Sindaco di Licata Angelo Cambiano per il vile atto intimidatorio subìto ieri,quando è stata data alle fiamme la casa di campagna del papà Rosario: “È un gesto gravissimo che dobbiamo condannare con la massima fermezza e che respingiamo al mittente. Mi auguro che i cittadini di Licata si stringano attorno al primo cittadino – afferma Fontana -. Cambiano è un giovane sindaco che ha messo al primo punto del suo programma quello di riportare a Licata la legalità“. ” Non è accettabile – conclude Fontana – che chi si pone con dedizione e onestà al servizio della propria comunità- sia bersaglio di vili attacchi. Invito l’amico Cambiano a proseguire il suo faticoso lavoro a Licata, sono certo che non sarà un vile atto intimidatorio a rallentare o fermare la sua opera di profondo rinnovamento della città di Licata“.

È sconvolgente quanto accaduto a Licata: un sindaco viene preso di mira perché fa il sindaco e applica la legge. Oggi sarò a Licata, come altri sindaci agrigentini, al fianco del sindaco Angelo Cambiano”. È quanto dichiara il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola dopo avere appreso la notizia dell’incendio in una casa di campagna del sindaco di Licata impegnato in questi giorni contro l’abusivismo edilizio. “Se anche le indagini dovessero confermare le notizie di queste ore – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – si tratterebbe di un gravissimo atto intimidatorio nei confronti di un amministratore, l’ennesimo in provincia di Agrigento, a cui va tutta la mia solidarietà e vicinanza umana e istituzionale. Questa mattina, con tutti i sindaci agrigentini, ci siamo dati appuntamento a Licata, in fascia tricolore, alle 11,30, davanti al Municipio, perché oggi siamo tutti Angelo Cambiano”. “Quello di Licata – prosegue il sindaco Fabrizio Di Paola – è un segnale inquietante che deve far riflettere ancora una volta sul contesto, tanto lacerato, in cui si amministra la cosa pubblica. Un sindaco viene messo in difficoltà perché agisce per l’interesse generale, in una situazione economica e sociale senza precedenti. Sindaci in trincea che, nel silenzio e nell’abbandono, trovano momenti di forza nell’unione, nella condivisione, come quello di questa mattina. Angelo Cambiano non sarà solo nella sua azione per far rispettare la legge”.

Esprimiamo totale solidarietà e vicinanza ad Angelo Cambiano ed alla sua famiglia per il gesto inqualificabile di cui è stato vittima nella serata di ieri“. Queste le parole dell’ex sindaco di Licata, Angelo Balsamo e del consigliere comunale Anna Triglia che aggiungono: “La Città è offesa e mortificata da chi ha perpetrato questa condotta criminosa ed infame. Pertanto il mio sdegno è massimo anche perchè tale episodio ha ulteriormente sconvolto l’intera comunità alimentando pessimismo e senso di sconfitta. Ribadendo la piena solidarietà al nostro Sindaco mi auspico che l’intera Città, stringendoglisi attorno, gli restituisca quella serenità indispensabile affinchè possa svolgere le importanti e delicate funzioni a cui è stato delegato dalla volontà popolare“.

Solidarietà totale al sindaco di Licata, Angelo Cambiano, sindaco che ha fatto valere la legge con coraggio, disponendo l’abbattimento di alcuni immobili del tutto abusivi”, così l’intero gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars a seguito del gravissimo atto incendiario nella abitazione di Cambiano. “C’è profonda amarezza per una terra che non vuole assolutamente cambiare, – afferma il deputato dell’Agrigentino Matteo Mangiacavallosi tratta dell’ennesimo gesto vile ai danni di un sindaco, ormai sempre più “anelli deboli” di questo sistema. Condanniamo con forza atti meschini come quello avvenuto ieri sera e auguriamo al sindaco Cambiano di continuare il proprio lavoro con maggiore grinta, senza lasciarsi intimorire da chi ha fatto dell’antilegge una prassi”.

L’attentato incendiario alla famiglia del sindaco di Licata è un’offesa lancinante a tutti gli amministratori pubblici di un Paese che si professa civile”. Lo ha detto il sindaco di Gela, Domenico Messinese, commentando l’atto intimidatorio subito dal primo cittadino di Licata, Angelo Cambiano. “Esprimo sdegno per le codardie perpetrate – ha continuato Messinese – e auspico che le forze dell’ordine possano individuare ed assicurare alla giustizia gli autori di simili barbarie.  Porgo la mia solidarietà e quella del Comune di Gela ad Angelo Cambiano – ha concluso -, affinché senta la vicinanza di quegli amministratori che, in prima linea, lavorano per il rispetto dei principi dello Stato”.

Esprimo solidarietà umana e politica al sindaco di Licata Angelo Cambiano per il grave atto di intimidazione subito con l’incendio dell’abitazione del padre. E’ davvero motivo di grande preoccupazione sapere che un uomo delle istituzioni possa correre questo rischio quando agisce nella legalità e, come nel caso di Cambiano, dichiara guerra all’abusivismo. Mi auguro che vengano potenziate le misure di sicurezza nei confronti del sindaco di Licata, ben consapevole che la situazione è davvero grave”. Lo afferma Michele Cimino, portavoce e deputato regionale di Sicilia Futura.

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