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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Mafia, operazione “Montagna 2”. Il collaboratore Quaranta su Pullara: “avia curatu a latitanza di Gerlandino Messina”

Carabinieri Montagna 1Sarebbero state anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta alla base del blitz scattato nella notte di ieri che ha portato a dieci Ordinanze di Custodia Cautelare in carcere, emesse nei confronti di elementi di vertice di famiglie mafiose di “Cosa Nostra” agrigentina e del palermitano, che erano stati rimessi in libertà a febbraio dopo l’imponente operazione denominata in codice “Montagna”.

Un “duro” colpo quello inflitto ai presunti nuovi assetti di “Cosa nostra” agrigentina, che secondo l’accusa ha permesso di documentare ulteriormente estorsioni, tentate e consumate, ai danni di alcune aziende. Numerose perquisizioni sono state effettuate dai militari dell’Arma dei Carabinieri su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Un blitz che, dopo l’operazione “Montagna” dello scorso mese di febbraio e le successive scarcerazioni disposte dal Tribunale del Riesame, ha permesso agli investigatori di accertare ulteriori elementi grazie anche al pentimento del favarese Giuseppe Quaranta, presunto esponente della famiglia mafiosa di Favara, che ha raccontato retroscena su particolari aspetti degli assetti e dei mandamenti in provincia.

E le dichiarazioni di Quaranta in queste settimane hanno riguardato uno degli arrestati nel blitz di ieri, il favarese Luigi Pullara. Secondo il collaboratore “Luigi Pullara essendo che aveva avuto nel passato…passato sarebbe a dire parliamo di …qualche annetto prima, ca avia curatu a latitanza di cosa… di Gerlandino Messina“. “Nell’ultimo covo, ni carnazza Bellavia, prima ci avia statu, poi sinni ini, poi non potendo più trovare appartamenti perchè la gente a Favara… e criditimi veramente… Maresciallo, dottoressa, Capitano… si stuffaru perchè la gente è rovinata libera e non può più nè lavorare, avere finanziamenti, e la gente che lavora e vive di queste cose, non è che è una cosa personale, poi diventa un problema familiare, picchì poi i muglieri i figli…