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Cronaca

Omicidio Teresa e Trifone, il cerchio si chiude sempre di più

Teresa-CostanzaTanti pezzi di un puzzle che sta via via prendendo forma, quello che riguarda la vicenda dell’omicidio di Trifone e Teresa e l’unico sospettato Giosuè Ruotolo.

Nelle ultime ore il cerchio attorno al militare ex collega di Trifone si sta stringendo sempre di più.

La pistola datata i cui pezzi sono stati trovati nel laghetto di San Valentino, la collezione di armi d’Epoca del papà e del nonno di Giosuè a Somma Vesuviana, l’auto di Ruotolo che sosta inspiegabilmente per lungo tempo sul tratto di strada che costeggia il laghetto sede del ritrovamento dell’arma del delitto; i pc, i tablet, le penne usb, hard disk sequestrati nonché gli abiti in cui si cercano tracce ematiche visto che il killer, sparando a distanza ravvicinata, non poteva non macchiarsi del sangue delle vittime, la macchina passata al setaccio dai Ris.

Tutti elementi che se analizzati e messi insieme potrebbero incastrare definitivamente il 27enne di Somma Vesuviana ad oggi unico indagato per l’omicidio dei due fidanzati di Pordenone. Intanto già nei prossimi giorni Giosuè Ruotolo potrebbe partire alla volta di Pordenone per sottoporsi martedì all’interrogatorio convocato dai sostituti procuratori Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro.

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