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Editoriali

Playoff Serie A2, lettera aperta al patron della Kontatto Bologna: “verrà accolto ad Agrigento come coloro i quali arrivano in canotto”

ballandiCaro Federico Ballandi,

forse è la prima volta che scrivo sul giornale che ho l’onore di dirigere, spogliandomi dalle vesti di giornalista. Questa volta mi permetto di usare questo strumento di comunicazione rivolgendomi a Lei da “agrigentino”, da qualunque abitante di questa amata terra che probabilmente non ha mai avuto l’onore di visitare.

Le scrivo anche da chi in passato ha avuto la fortuna di giocare a pallacanestro, calcando i primi parquet su suoli “gommati” dove piccoli aspiranti “Jordan” prima di giocare, hanno imparato una cosa importantissima: il rispetto e i valori dello sport in genere. Amicizia, fratellanza, condividere in “gruppo” uno scopo; tutti ideali che grazie alla pallacanestro mi porto oggi ancora dentro.

Se mi permetto di scriverLe è perché ascoltando le Sue dichiarazioni in occasione della presentazione dell’ultimo acquisto della Kontatto Bologna (ottima scelta!) ahimè mi sono trovato lontano anni luce da quelle “battute” (perchè spero che siano tali) che hanno riguardato prima di tutto la mia città. Vorrei tanto avere il piacere di farLe da cicerone facendoLe conoscere Agrigento, luogo che probabilmente potrà essere raggiunto, come dice Lei, da “frecciarossa o canotti”, ma che nasconde una millenaria storia e che Pindaro definì “la più bella fra le città dei mortali”. 

Su una cosa però devo contraddirla: Agrigento non potrà essere raggiunta da un treno “frecciarossa”, quindi magari potrà venire con un semplice canotto. Ah, stavo quasi dimenticando, Agrigento e la sua provincia accolgono quasi quotidianamente canotti e gommoni. Sono i “mezzi” della speranza di tante e tante persone che provengono da posti meno fortunati. Sono migranti, extracomunitari e richiedenti asilo che Agrigento e gli agrigentini accolgono con calore e fratellanza. Se preferirà arrivare qui in “canotto”, troverà ugualmente la stessa, se non di più, ospitalità che è nel nostro Dna.

Al di là della sana competizione e di quello che potrà essere il risultato sul campo, mi auguro che potrà conoscere Agrigento, città del Sud Italia, e città che annovera fra i suoi natali gente come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri; gente che sicuramente non ha nulla a che fare con lo sport, ma che ha reso grande la “nostra” nazione, la nostra ITALIA!!! 

Le Sue parole, sicuramente, hanno avuto un merito: unire maggiormente un gruppo che ha fatto del senso di appartenenza ai colori biancoazzurri la sua arma vincente. Caro Ballandi, la aspettiamo, conoscerà una squadra e quella parte di Italia che, malgrado tutto, è da amare e valorizzare“.

P.S. non occorre che porti il passaporto, Agrigento fa parte dell’Italia.

Francescochristian Schembri

 

  1. Tifoso Fortitudo Bologna says:

    La Sicilia è una terra bellissima, rinomata per la sua arte, i suoi mari e la rinomata cucina, probabilmente la migliore d’Italia e del mondo. Come generosa e ospitale è la sue gente.
    Credo che sia nel cuore di tutti, o quasi, gli italiani.
    Forza Fortitudo (Bologna e Moncada) e che vinca il migliore.

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