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Porto Empedocle, “Pitta una porta”: inaugurato il progetto

Si è svolta in via Colombo a Porto Empedocle l’inaugurazione del progetto -“Pitta una porta” per il Teatro Empedocle – ideato dall’Associazione culturale Mariterra in collaborazione con lo Yellow risto-vintage e il WWF o.a. area mediterranea e patrocinato dal Comune di Porto Empedocle.

Il progetto, nasce non solo come opera di decoro urbano per un incompiuto di casa nostra, quale è lo storico teatro Empedocle (di cui nelle precedenti amministrazioni si erano iniziati e mai terminati i lavori di restauro), ma anche come esigenza di aggiungere colore, arte e dignità a un paese che cerca di risollevarsi tra mille problematiche e difficoltà.

I pannelli ligneii applicati sulle porte murate del teatro,sono stati affidati alle talentuose mani dello street artist Calatino Salvo Ligama, che ha realizzato delle opere ad hoc per l’occasione,partendo proprio dal nome della struttura e della Città stessa, ovvero Empedocle e la sua teoria dei 4 elementi (acqua, fuoco, terra, aria).

Cosi’ l’autore spiega le sue opere:
“Empedocle è il primo uomo ad avere una visione pluralista delle cose; per la prima volta, con lui, si parla di un universo in divenire in cui quattro elementi, aria, acqua, terra, fuoco, sono le forze di un ciclo cosmologico in cui non esiste la nascita e la morte ma solo la trasformazione della materia in un flusso continuo e infinito determinato dall’amore e dall’odio che uniscono o dividono la materia. Non a caso a la città prende il suo nome. Non a caso a lui è dedicato questo teatro. Teatro che è rimasto incompiuto. Non a caso”.

Pienamente soddisfatti del suo lavoro i committenti,che si ritrovano unanimi nelle parole della presidente dell’Associazione NO PROFIT Mariterra Erika Zoppo: “Grazie al nostro progetto , alle opere di Ligama e a tutti i privati che hanno collaborato per la riuscita di esso, finanziandoci, finalmente abbiamo ridato dignità a una struttura abbandonata a se’ stessa e destinata a rimanere in queste condizioni per chissà quanto tempo ancora,ma ancor di più abbiamo riportato Empedocle a casa,considerato che proprio di lui, che da’ il nome a questa Città, non vi sono ne’ statue né immagini”.

Al taglio del nastro erano presenti la presidente di Mariterra Erika Zoppo e i suoi soci, l’artista Salvo Ligama, i fratelli Chiara e Alberto Prestia dello Yellow risto-vintage, la Sindaca Ida Carmina,il Vice Sindaco Salvo Urso, l’ass. alla Cultura Stefania La Porta,il capo gruppo del Fai giovani Agrigento Veronica Vella con alcuni suoi rappresentanti, il presidente della consulta della cultura della città marinara Marco Scintilla e alcuni rappresentanti del WWF o.a area mediterranea oltre ad alcuni membri di altre importanti associazioni della provincia.

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