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Cronaca Spalla

Presunta Trattativa Stato-Mafia: al processo d’Appello chiesti 9 anni per l’ex ministro Mannino

Chiesti per l’ex ministro democristiano Calogero Mannino 9 anni di reclusione nel processo di secondo grado che si sta svolgendo, con il rito abbreviato, davanti ai giudici della prima sezione della corte d’appello di Palermo.

Mannino, come si ricorderà era stato assolto in primo grado. La vicenda riguarda la presunta trattativa Stato-Mafia e vede imputato l’ex ministro con l’accusa di minaccia a Corpo politico dello Stato. Insieme a Mannino sono imputati anche altri soggetti, alcuni dei quali condannati in primo grado, e per i quali si sta svolgendo processo d’appello con il rito ordinario.

L’accusa per la procura generale è la presunta trattativa dell’ex ministro dopo aver saputo di essere stato inserito nella “Lista” dei nemici di Cosa nostra; secondo la tesi accusatoria, Mannino avviò, grazie ad alcuni suoi contatti (alcuni dei quali con ufficiali dei Ros) una trattativa per salvarsi la vita. Trattativa che avrebbe visto altresì l’impunità per il boss Bernardo Provenzano e una linea meno rigorosa nel contrasto ai clan, così come un alleggerimento del carcere duro per i mafiosi.

Dopo l’assoluzione in primo grado, lo stesso Mannino, dopo la richiesta di condanna, ha parlato di “accusa priva di ogni fondamento. e prova v’è, è quella di una pretesa pregiudiziale e fantasiosa. Anche alla stregua della stessa sentenza Montalto. che tutta la trattativa si riduca alla paura del sottoscritto e dalla sua ispirazione ad un generale dei carabinieri è soltanto una fake-news, è tesi priva di fondamento e consistenza, e quindi di prova. Sottolineo che la richiesta dei sostituti procuratori generali non e’ giudizio. Attendo fiduciosamente quello”.

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