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Cronaca Regioni ed Enti Locali Rubrica legis non est lex

Processo Kerkent di appello: la difesa di Clemente chiede assoluzione

“Dalla valutazione degli elementi probatori emerge che il Clemente ha mostrato una condotta totalmente incompatibile con la volontà di partecipare ad una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ignorandone persino l’esistenza”.
Cosi replica dell’avvocato Salvatore Butera, difensore del 27enne, alle richieste dei procuratori generali, chiedendo, in via principale, l’assoluzione del proprio assistito. La Procura Generale ha invece chiesto la conferma della pena inflitta in primo grado. Clemente Marco Davide è stato tratto in arresto il 4 marzo del 2019 nell’ambito della maxi operazione Kerkent, ed in primo grado è stato condannato alla pena di anni 9 e mesi 6 di reclusione (chiesta la condanna a 14 anni) poiché ritenuto partecipe all’associazione capeggiata dal presunto boss Massimino Antonio.
Per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, il processo di appello si avvia verso le battute finali.
Al termine della requisitoria, la procura generale ha chiesto la conferma delle 19 condanne decise in primo grado, un aumento di pena per Massimino, da 20 anni a 22 anni, e una condanna a 9 anni, 10 mesi e 15 giorni per Ganci, assolto in primo grado. Nei prossimi giorni la sentenza di Appello che confermerà o riformerà le decisioni prese nel primo grado di giudizio.

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