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Santa Elisabetta, “orfana” del vicesindaco. Di Vincenzo si dimette e lascia il PD

logo_pdAmara missiva quella indirizzata al sindaco di Santa Elisabetta Domenico Gueli. Nella lettera, il vicesindaco e assessore Agostino Di Vincenzo annuncia le sue irrevocabili dimissioni dalla carica di componente del direttivo del Circolo Pd di Santa Elisabetta e dalla carica di assessore, con delega di vicesindaco, della Giunta Comunale. Nella lettera indirizzata anche al Consiglio comunale ed al circolo del partito di Santa Elisabetta, Di Vincenzo scrive quanto segue:

“Le motivazioni che mi portano a questa decisione sono essenzialmente politiche e riguardano la mia scelta, sofferta e convinta, di lasciare il Pd, un partito che ad oggi non sento più il mio, e di aderire al nascituro movimento ‘Articolo 1 – Democratici e progressisti’. Una scelta forte, consapevole, in coerenza con la mia cultura, con i miei valori , con la mia lunga storia di uomo della sinistra democratica, di dirigente politico e di rappresentate delle Istituzioni; in coerenza con la mia idea di partito, non personalistico, pluralista,unitario, non neoliberista e centrista, di sinistra e in difesa dei più deboli; una casa, in cui poter condividere speranze, battaglie e progetti comuni con donne e uomini valutati e rispettati per i loro contenuti politici”.

“Lascio la carica di vicesindaco quale espressione del Pd locale, partito non più mio, – prosegue Di Vincenzo – a cui rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti per avermi proposto tre anni fa, assieme ad altre compagne e compagni della giunta e del consiglio comunale, come fiduciario di valori, idee, azioni e programmi nell’amministrazione comunale guidata da Mimmo Gueli”.

“Al sindaco, con cui ho condiviso anche momenti di sofferenza umana e personale, al suo, al nostro progetto di amministrazione, – scrive ancora l’ex vicesindaco – continuerò ad essere vicino nei modi e nei tempi che mi saranno possibili, rinnovando ancora la mia stima e la mia fiducia alla sua persona e a quello che rappresenta”.

“Ho assolto alla funzione, non facile, di vicesindaco nel massimo rispetto della legge, sono stato un collaboratore fedele, a volte critico ma sempre costruttivo, tenendo il passo sempre ad una giusta distanza e con il massimo rispetto per i ruoli che ognuno di noi rappresentava , mettendo sempre in primo piano la figura del sindaco senza mai offuscarla o prevaricarla.
Esco come sono entrato, in silenzio, senza clamori, in punta di piedi, ho preteso sempre il rispetto per la mia persona e non per la carica che rivestivo. Spero di essere stato utile”, conclude Di Vincenzo.

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