Non c’è pace per Lillo Mannino. Dopo le due assoluzioni nel processo sulla trattativa Stato-Mafia, dovrà tornare in Cassazione per la terza volta.
Assolte con formula piena per non aver commesso il fatto.
Avrebbe lavorato in condizioni non adeguate e non conformi alle leggi in materia, nonché non avrebbe potuto svolgere quella specifica mansione per vari problemi di natura fisica.
Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Giuseppa Zampino ha assolto perché il fatto non sussiste un imprenditore agrigentino – D.S. – accusato di aver invaso i suoi stessi terreni con la collocazione di due cisterne.
Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha assolto “perchè il fatto non sussiste” quattro dipendenti del Comune di Palma di Montechiaro accusati di assenteismo.
Assolto nonostante il suo tasso alcolemico fosse più del doppio al di sopra del consentito.
Erano stati beccati con ben 5, 5 grammi di eroina ad un posto di blocco nei pressi del centro commerciale di Villaseta. Si tratta di un empedoclino di 46anni e della moglie 36enne.
Assoluzione per l’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada, finito a processo con l’accusa di violenza privata dopo la denuncia di alcuni ex dipendenti che – secondo l’accusa – sarebbero stati costretti ad accettare il passaggio ad un’altra impresa con il trasferimento del posto di lavoro a Campofranco.
Arrivano le prime condanne nell’ambito dello stralcio abbreviato dopo l’inchiesta antimafia denominata “Montagna” che nel gennaio dello scorso anno ha sgominato le famiglie mafiose della provincia di Agrigento.
“Due anni di contestazioni paradossali su ipotetico” danno erariale”, “sforamento del patto di stabilità” con suggestivi titoli di stampa “bilanci gonfiati”, “drogavano i bilanci”. Ci sarebbe molto da dire. Lascio invece parlare le sentenze che sono chiare, nette!”