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Agrigento, operaio morto dopo esplosione in officina: una condanna e una assoluzione

Avrebbe lavorato in condizioni non adeguate e non conformi alle leggi in materia, nonché non avrebbe potuto svolgere quella specifica mansione per vari problemi di natura fisica.

Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, ha condannato a nove mesi di reclusione un 73enne, legale rappresentante di una società, poiché ritenuto colpevole di omicidio colposo e di violazioni della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

La vicenda riguarda la tragica morte del 49enne Liborio di Vincenzo avvenuta dopo una improvvisa esplosione in una officina in contrada San Benedetto, nell’agrigentino. L’incidente, come si ricorderà, avvenne nell’ottobre del 2010 nel centro di distribuzione di quotidiani e riviste. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’operaio sarebbe stato occupato a riparare un furgone quando improvvisamente la cartuccia di un saldatore provocò una esplosione. Dopo i soccorsi, l’operaio morì dopo otto giorni di agonia.

nello stesso procedimento giudiziario, un 58enne di Messina, medico delle società è stato invece assolto dal giudice.

 

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