Sarebbero otto su undici i lavoratori in nero “beccati” nel corso di alcuni controlli effettuati dai militari dell’Arma dei Carabinieri del Nil in una azienda che si occupa della raccolta di uva in contrada Grottarossa, fra Canicattì e Serradifalco.
Trovato un “lavoratore in nero” e ritenuto essere responsabile di aver omesso la sorveglianza sanitaria dei lavoratori dipendenti, di formare e informare i lavoratori circa i rischi dell’attività, di installare i servizi igienici e la recinzione di cantiere e di utilizzare un ponteggio a regola d’arte.
Nonostante il “reddito di cittadinanza”, avrebbero lavorato “in nero”. La scoperta è stata fatta dai militari dei Carabinieri del comando provinciale di Agrigento. In tutto tre i cittadini denunciati, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Agrigento.
Sarebbero stati sorpresi a raccogliere uva nei campi senza alcun contratto di lavoro. In tutto sarebbero quattro i lavoratori in nero scoperti nelle campagne fra Licata, Campobello di Licata e Palma di Montechiaro, dai poliziotti della divisione Anticrimine della Questura di Agrigento.
Il periodo d’inizio autunno, in Sicilia, spesso si caratterizza per l’intensa attività nei terreni agricoli, soprattutto per le olive e le arance.
I Carabinieri della stazione di Santa Margherita di Belice, durante un controllo svolto unitamente ai Carabinieri del nucleo ispettorato lavoro di Agrigento, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un imprenditore sambucese, titolare di un caseificio nel centro belicino, per il reato di “sfruttamento del lavoro”.
Nei giorni scorsi a Porto Empedocle, la Polizia di Stato ha notificato provvedimenti di accertamenti a carico del titolare di un bar, con sede nel comune di Cattolica Eraclea.