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Italia

Trivellazioni, niente “Election Day”: referendum il 17 aprile

trivellazioniNiente “Election Day” fra amministrative e il referendum sulle trivellazioni. Il Consiglio dei ministri ha infatti dato il via libera per il 17 aprile, giorno in cui si dovrà andare alle urne per il referendum sulle trivellazioni, che aveva ricevuto il via libera dalla Corte costituzionale a gennaio. 

Un “no” da parte del Governo alle richieste delle associazioni ambientaliste, comitati “No Triv” e dalla Regioni che invece chiedevano la tornata unica che, a conti fatti, avrebbe fatto risparmiare oltre 300 milioni di euro. L’ultima speranza sta nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui spetta l’ultima parola, anche se al momento non sembrerebbe esserci alcuna importante novità.

Il 17 aprile quindi tutti a votare per il referendum popolare relativo all’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine hanno durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. Tradotto vuol dire che verranno ridefinite i termini delle concessioni off-shore.

Una possibile vittoria del “Sì”, significherebbe dare importanti limiti al settore dell’estrazione di idrocarburi off-shore.

Scelta politica o strategica? Infatti non avere accorpato le amministrative con il referendum, metterà a serio rischio l’obiettivo del “quorum” valido; cosa invece più possibile se accorpato ad esso vi fosse stato anche il voto per le elezioni amministrative. Un “election day” che avrebbe permesso una più facile riuscita del “referendum” e con esso una vittoria che ad oggi sembra propendere per il “Sì”.

Sul la decisione del Governo anche l’associazione ambientali di MareAmico Agrigento, tramite il portavoce Claudio Lombardo, ha manifestato contrarietà verso “una scelta miserabile e ridicola, che farà sprecare una montagna di soldi. Una decisione incomprensibile e difficilmente giustificabile“. 

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