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Cronaca Spalla

Tutela del novellame, sequestro della Guardia Costiera

Nella giornata di domenica, 9 Gennaio, gli uomini della Capitaneria di Porto di Empedocle, al Comando del Capitano di Fregata Gennaro FUSCO, hanno portato a termine una significativa attività di contrasto nei confronti della pesca del novellame, più comunemente conosciuto come “bianchetto” e “cicerello”, ossia gli stadi giovanili dei pesci (come sardine e acciughe) impiegati per ripopolamenti.

Nello specifico, i militari, sono entrati in azione in seguito ad una segnalazione telefonica giunta alla sala Operativa della Guardia Costiera da parte di alcune Associazioni Ambientaliste di Agrigento, che rappresentavano la presenza di imbarcazioni intente ad effettuare la pesca sottocosta in località Kaos.

Una vedetta della Guardia Costiera è prontamente intervenuta intercettando due imbarcazioni da diporto, che effettuavano pesca non autorizzata a breve distanza dalla costa e, in virtù di quanto previsto dall’ art. 12 comma 1 Lett.”B”del D.Lgs. n. 04/2012 hanno provveduto ad effettuare la confisca di 80 metri di rete del tipo sciabica (è una rete da pesca a strascico con assetto verticale, per pesce piccolo, usata sotto costa, in bassi fondali ed azionata manualmente).

Contemporaneamente, personale militare interveniva a terra, individuando e sequestrando 20 kg di novellame di sarda preventivamente nascosto tra gli scogli sempre nella zona Kaos, ciò in base a quanto previsto dall’ art. 10 del Dlgs. N° 4 /2012.
La capitaneria di Porto Empedocle, in ottemperanza alle disposizioni di legge italiane ed europee è molto sensibile alla tutela delle specie ittiche di piccola taglia in quanto è una forma di rispetto della fauna marina. Infatti, il Regolamento Europeo CE n. 1967/2006 “relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo”, all’art. 15 vieta la pesca, la tenuta a bordo, lo sbarco, il trasferimento, l’immagazzinamento e la vendita delle taglie minime degli organismi marini, mentre il D.lgs n.4 /2012 prevede la confisca del pescato e degli attrezzi da pesca.

Il Comandante Fusco ha manifestato il proprio apprezzamento per l’operato dei militari e contestualmente annuncia una linea dura per chi non rispetta le norme che tutelano le specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima.

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