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Agrigento, scoperti nuovi casi di abusivismo edilizio: scattano i provvedimenti

Nuovi casi di abusivismo edilizio sono stati scoperti ad Agrigento dove sono scattate due ordinanze di rimessa in pristino dei luoghi e una ingiunzione di rimozione delle opere abusive e ripristino dei luoghi.

In particolare, nei primi due casi, il dirigente del Settore V del Comune di Agrigento ha provveduto a ordinare ai proprietari di due abitazioni la messa in pristino a propria cura e spese dello stato dei luoghi. In un caso i proprietari di una unità immobiliare di vicolo Notonica dove è stata rimossa la ringhiera di un balcone per “trasformare il lastrico solare, con esclusiva funzione di copertura, in una terrazza calpestabile”, dovranno effettuare il ripristino entro 30 giorni; i proprietari dell’immobile di via San Girolamo dovranno invece effettuare il ripristino entro 60 giorni dopo aver constatato la trasformazione di un tetto, originariamente ad una falda inclinata, in terrazza calpestabile di circa 70 metri quadrati.

L’ultimo caso, dove è stata emanata l’ingiunzione, riguarda la collocazione a Zingarello di una casa mobile ad uso abitazione saltuaria avente una superficie coperta di circa 57 metri quadrati e il cui piano di calpestio è rialzato da terra di circa 80 centimetri.

In questo caso, i proprietari dovranno rimuovere entro 90 giorni a propria cura e spese le opere ed effettuare il ripristino dei luoghi.

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