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Regioni ed Enti Locali

Legge 104 e benefici: associazioni chiedono incontro con il Dirigente dell’USP

legge 104 sitinManca poco all’avvio del nuovo anno scolastico e questa volta insegnanti e associazioni non perdono tempo nel far sentire la loro voce contro gli abusi dei benefici della famosa Legge 104.

Poche settimane addietro erano stati gli stessi insegnanti a protestare davanti la sede  dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento, oggi ad intervenire sono Pippo Spataro, del movimento Difesa del cittadino, e Manlio Cardella dell’Unione nazionale consumatori, che si sono fatti portavoce di quei docenti che “protestano perché le persone, pur avendo utilizzato i benefici della legge 104, non sono stati tutti invitati a verifica. Diversi lavoratori ancora risulterebbero non verificati dall’Inps“.

Le associazioni chiedono “l’elenco completo dei beneficiari dei trasferimenti e l’elenco degli invitati a verifica. Per verificarne – spiegano – l’esatta corrispondenza o le motivazioni delle esclusioni. Degli inviti a verifica vorremmo, poi, conoscere gli esiti e le conseguenziali determinazioni del provveditore“.

Per questo avrebbero già chiesto un incontro con il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

Ci risulta che laddove le verifiche Inps hanno prodotto una non conferma delle percentuali che hanno dato origine ai benefici, il Provveditorato sembra aver emesso – solo per alcuni – una revoca dell’ultimo trasferimento. La cosa strana è che sembra che questi “provvedimenti di revoca” riguardino solo una sparuta minoranza di lavoratori a fronte di elenchi Inps che sembrerebbero ben più corposi. Bisogna comunque capire – prosegue la nota stampa – se la verifica straordinaria ha certificato l’assenza dei requisiti, è giusto revocare i benefici dei trasferimenti? Se invece la verifica ha potuto solo accertare la non permanenza di una percentuale, allora la revoca dei trasferimenti è un atto illegittimo, essendo riferito a tempo diverso dall’accertamento stesso a suo tempo effettuato e i relativi benefici prodotti non possono essere lesi o dichiarati nulli a posteriori“.

Chi ha prodotto certificazioni false – continuano le associazioni – deve avere revocati i benefici della legge 104, a tutela di chi ne ha diritto. Ma non possiamo permettere l’abuso al contrario, ossia che si faccia di tutta l’erba un fascio. Il che rischia di produrre molte ingiustizie“.

 

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