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BEACH LITTER 2021: anche quest’anno sono le plastiche a contaminare maggiormente la spiaggia di Maddalusa

Nella mattinata di domenica scorsa il sito è stato trasformato dagli attivisti del Circolo “Rabat” e dagli operatori delle riserve naturali “Grotta di Sant’Angelo Muxaro” e “Macalube di Aragona” in un laboratorio di “Citizen-Science” che ha coinvolto un folto gruppo di volontari – composto in prevalenza da nuclei familiari – nelle attività di monitoraggio dei rifiuti spiaggiati che, dal 2014, ogni anno precedono la tradizionale campagna “Spiagge e Fondali Puliti”, programmata per la metà di maggio.
“Sono ormai sempre di più i cittadini che, in forma singola o variamente associata, si adoperano per fronteggiare il degrado ambientale, soprattutto quello che affligge gli ambienti naturali ed in particolar modo le spiagge. In tale ambito l’attività della Beach litter è un valore aggiunto in quanto ha lo scopo di far conoscere in maniera scientifica, quindi andando più a fondo, da dove origina il problema e quali possono essere le soluzioni da adottare. È proprio a seguito delle risultanze del nostro monitoraggio del 2018, ad esempio, che si è arrivati ad ottenere il divieto per la produzione dei cotton fioc non biodegradabili e non compostabili ” afferma Daniele Gucciardo, presidente del Circolo Rabat, che continua: “Purtroppo anche quest’anno i nostri volontari si sono imbattuti prevalentemente in rifiuti di plastica, di dimensioni variabili ma potenzialmente tutti destinati a trasformarsi in microplastiche e quindi ad entrare nella catena alimentare ed a finire nei nostri piatti. Di tutto questo dobbiamo informare insistentemente la gente, ed il modo più efficace per sensibilizzarla – conclude Gucciardo – ci sembra proprio il coinvolgimento, la presa di coscienza diretta e la conseguente responsabilizzazione”.

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