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“Ecosistema Urbano”, Firetto: “Agrigento più moderna, sostenibile e sicura”

“Agrigento è più moderna, sostenibile e sicura. Occupare oggi il 50° posto nella classifica annuale dell’”Ecosistema urbano” delle città capoluogo realizzata da Legambiente è un traguardo prima ritenuto irraggiungibile”.

Lo afferma l’ex Sindaco di Agrigento Lillo Firetto che aggiunge:

“Non soltanto finalmente negli ultimi anni gli uffici del Comune sono stati pronti nel fornire i dati, restituendo dignità e verità all’istantanea impietosa che ogni volta relegava Agrigento in coda alle classifiche, ma sono stati anche raggiunti obiettivi con programmi su temi di vitale importanza quali acqua, aria, rifiuti, mobilità urbana, ambiente. Un lavoro meticoloso, impegnativo ma non impossibile che non era mai stato “pensato” prima. Nel 2019 Agrigento aveva fatto un balzo in classifica dal 103° al 59° posto. Ora guadagna altre 9 posizioni. Occorre proseguire sulle politiche urbane già avviate per garantire alla città la risalita e conquistare un ruolo di primo piano in classifica. Alcune scelte impulsive della nuova amministrazione volte all’eliminazione delle aree pedonali lasciano alquanto perplessi. Di contro, la conferma dei progetti e della visione espressa dalla mia amministrazione con Agenda Urbana sul fronte della mobilità e della sostenibilità urbana fanno sperare che si voglia invece confermare un processo già in atto. Mi auguro che siano confermate anche le scelte sulla raccolta differenziata, il cui obiettivo è l’85%, e le politiche condivise di sostenibilità urbana avviate anche dall’istituzione dell’Urban Center e dai confronti da cui sono scaturite le direttive per la revisione del Prg, oggi Pug, che hanno come comune denominatore “no al consumo di suolo”. Le città oggi possono indicare la via del cambiamento sul fronte delle nuove economie, del benessere, della gestione e del recupero degli spazi urbani, del progresso sociale, tecnologico, culturale. Agrigento è un laboratorio straordinario per realizzare questa finalità proprio per esser stata in grado di ribaltare la realtà di scelte urbanistiche scellerate trasformandosi in esempio di resilienza, capace di guidare la transizione verso nuovi modelli e nuove politiche volte a rendere gli spazi urbani più accoglienti, inclusivi, sicuri”.

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