Omicidio Teresa e Trifone: fiaccolata contro il muro di omertà

Una fiaccolata per non dimenticare Teresa e Trifone, una fiaccolata per scuotere gli animi di una tipica città del nord, che centellina le emozioni, gli sguardi, le parole. Questo è l’intento dei genitori di Teresa, la ragazza che insieme al suo fidanzato Trifone è stata uccisa nella propria auto davanti al Palazzetto dello sport il 17 marzo.

Vittime di un’esecuzione a cui, ad oggi gli investigatori non sanno dare una spiegazione, ricostruire una dinamica né dare un volto ad un killer che con freddezza chirurgica ha sparato a bruciapelo alla bella coppia.
“No all’indifferenza e all’omertà” quasi un monito, un atto d’accusa ciò che i genitori di Teresa Costanza hanno scritto nei volantini che hanno distribuito in centro città per annunciare la fiaccolata che si terrà il 4 luglio.

“Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le autorità a unirsi a noi”, dichiarano i coniugi Costanza cercando solidarietà e chiedendo soprattutto che chi sa qualcosa parli, sfidando la paura.

Oltre al muro di omertà, denunciato dai genitori, sembra esserci anche un muro investigativo: nessun appiglio, nessuna sbavatura particolare nella vita dei fidanzati. Si brancola nel buio nonostante le mille piste battute, nessuna delle quali sembra condurre alla verità.

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