Il presidente della prima sezione penale dei Tribunale di Agrigento, Giuseppe Melisenda Giambertoni, continuerà come “applicato” per sola udienza che servirà a concludere il processo che vede imputati un cinquantenne netturbino, accusato di avere abusato della figliastra, e la madre complice.
Sono tre le opere abusive rilevate nel mese di giugno da parte degli agenti della Polizia Municipale di Agrigento.
E’ accusato di avere presumibilmente violentato l’ex compagna. Per questo un trentacinquenne di Porto Empedocle è stato arrestato dai Carabinieri dopo la denuncia della donna.
Con l’accusa di avere abusato per cinque anni della nipote, un uomo di 45 anni di origine romena ma residente a Cattolica Eraclea, è stato condannato a dieci anni di reclusione.
Il pubblico ministero di Agrigento, Alessandra Russo, ha chiesto 12 anni di reclusione per il 45enne di origine romene, ma residente a Cattolica Eraclea, accusato di avere violentato la nipote per cinque lunghi anni.
Il Comune di Agrigento sembra passare ai fatti sul fronte demolizioni di abusi edilizi. Da Palazzo dei Giganti sembra infatti arrivare la decisione di adottare sanzioni in caso di inottemperanza all’ingiunzione di demolizione.
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento hanno condannato a sei anni di reclusione un cinquantunenne empedoclino, accusato di avere perpetrato degli abusi nei confronti della nipote della propria compagna.
Pubblicato il bando per i nuovi interventi di demolizione delle costruzioni abusive a Licata.
Sarebbero quattro i responsabili degli abusi edilizi presenti nell’elenco mensile pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Agrigento.
“La legge, approvata dalla Camera lo scorso 19 Ottobre, che introduce misure di contrasto ai maltrattamenti ed agli abusi sui minori e gli anziani, nelle scuole per la prima infanzia e gli istituti di assistenza costituisce uno strumento di tutela nei confronti dei bambini e delle persone più indifese e vulnerabili”.