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Regioni ed Enti Locali

Tagli alla Sanità: chiude il “Punto nascite” di Licata

Baldo_Gucciardi_La Regione Sicilia dice “No” al Punto Nascite del San Giacomo di Licata.

Dall’assessorato alla Sanità da un lato arriva una disposizione scritta, una nota pervenuta all’Asp di Agrigento con la quale si dispone che il presidio licatese non accolga più partorienti a partire dal 30 di settembre; dall’altro dalla viva voce dell’assessore Baldo Gucciardi, il sindaco Angelo Cambiano, l’assessore Anna Triglia insieme al primario Ennio Ciotta, hanno appreso che la chiusura del punto nascite è solo l’attuazione del decreto disposto dal Ministero alla Sanità, secondo cui i Punti Nascite in cui il numero dei parti all’anno è inferiore ai 500, devono essere chiusi.

Una doccia fredda dunque cui il sindaco di Licata risponde così “L’assessore Gucciardi è stato molto cortese a riceverci e lo ringraziamo, così come ringraziamo gli amici del Megafono di Licata che ci sono stati vicini, però ci ha detto che la chiusura del Punto Nascite non dipende dalla Regione, ma dal governo centrale, e che di conseguenza la giunta regionale ha la mani legate. Abbiamo preso atto delle parole dell’assessore, ma noi non abbiamo intenzione di arrenderci.

Le condizioni delle strade che collegano Licata con gli altri ospedali della provincia in cui le nostre puerpere dovrebbero partorire al momento non garantiscono – aggiunge Cambiano – la sicurezza delle mamme e dei nascituri. E’ un rischio che nessuno di noi può permettersi di correre. Visto che la Regione ci dice che solo Roma, eventualmente, può concedere una proroga, siamo pronti a volare nella capitale per incontrare il Ministro della Sanità, Lorenzin”.

Anche l’assessore al comune di Licata, Anna Triglia commenta la decisione dell’assessore alla Sanità “Ho detto chiaramente all’assessore Gucciardi, di spiegarmi perché l’ospedale di Cefalù manterrà il Punto Nascite, in virtù della difficoltà di collegamenti con altri ospedali a causa delle condizioni delle strade, e Licata invece chiude.

L’assessore si è riservato di visionare le carte e poi di rispondere, lo aspettiamo. Non accettiamo, però, la logica dei due pesi e due misure. Sappiamo che l’Asp di Agrigento ha già ricevuto le indicazioni dalla Regione di chiudere il Punto Nascite, ma noi intendiamo opporci con ogni forza a questo provvedimento. Ho già contattato i miei referenti politici per chiedere di poter ottenere, a breve, un incontro con il ministro Lorenzin per affrontare la situazione. Porteremo tutta la documentazione a Roma ed intanto invitiamo l’intera comunità alla mobilitazione”.

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