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Agrigento e Canicattì, lunedì raccolta a rischio: ritardi nei pagamenti da parte dei Comuni

Potrebbe essere una settimana molto complicata sul fronte rifiuti, quella che si apre lunedì. E’ infatti a rischio la raccolta dei rifiuti sia ad Agrigento che a Canicattì.

In tutti e due i casi, alla base della protesta degli operatori ecologici, c’è il ritardo nel pagamento, da parte dei Comuni, delle fatture alle imprese che hanno in appalto il servizio e che, di conseguenza, non possono continuare a sostenere anticipi di cassa per pagare gli stipendi ai lavoratori.
In questi due comuni, i lavoratori hanno annunciato, attraverso i loro rappresentanti sindacali, che si asterranno dal lavoro nelle ultime due ore dei rispettivi turni, cosa questa che creerà ovvi disagi nella raccolta dei giorni successivi, sempre che gli operai non decideranno di continuare con altre forme di protesta per tenere alta l’attenzione sui ritardi nei pagamenti dei loro stipendi.
Gli operatori ecologici di Agrigento devono percepire lo stipendio di dicembre 2018 mentre quelli di Canicattì, le spettanze di ottobre, novembre, dicembre e la tredicesima mensilità.
I netturbini del cantiere di Agrigento, avevano annunciato due ore di assemblea per giovedì scorso ma quelli dell’Iseda avevano desistito dopo che l’assessore ai rifiuti Hamel, con un comunicato stampa, aveva assicurato che il problema del pagamento era stato risolto cosa che, ad oggi, non si è verificata. I lavoratori della Sea invece, non convinti dalle rassicurazioni assessoriali hanno svolto le 2 ore di assemblea.

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