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Inchiesta antimafia “Icaro”: una assoluzione e dieci condanne

Dieci condanne e una assoluzione. E’ questo l’esito a cui sono arrivati i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento nell’ambito del processo sorto dal troncone ordinario della maxi inchiesta antimafia “Icaro”.

Secondo l’accusa gli imputati, a vario titolo, sono ritenuti affiliati di alcune famiglie mafiose della provincia di Agrigento intente alla riorganizzazione dopo la cattura dei latitanti Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina.

Nella fattispecie sono stati condannati Antonino Abate, 32 anni, di Montevago a 16 anni di reclusione; Carmelo Bruno, 50 anni, di Motta Santa Anastasia, 4 anni; Vito Campisi, 48 anni, di Cattolica Eraclea, 10 mesi (non doversi procedere in ordine ad un reato ascritto); Roberto Carobene, 41 anni, di Motta Santa Anastasia, 4 anni; Antonino Grimaldi, 58 anni, di Cattolica Eraclea, 16 anni (non doversi procedere in ordine ad un reato ascritto); Stefano Marrella, 62 anni, di Montallegro, 20 anni; Vincenzo Marrella, 44 anni, di Montallegro, 16 anni; Vincenzo Marrella, 63 anni, di Montallegro, 20 anni; Gaspare Nilo Secolonovo, 50 anni, di Santa Margherita Belice, 5 anni e 6 mesi e Francesco Tortorici, 39 anni, di Montallegro, 16 anni.

Unico assolto Pasquale Schembri, 54 anni, di Montallegro, accusato di associazione mafiosa. Sentenza di non doversi procedere per Ciro Tornatore, morto lo scorso gennaio a 82 anni e ritenuto presunto capo della famiglia mafiosa di Cianciana.

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