E’ stata depositata presso la Polizia di Stato, una denuncia verso ignoti per minacce.
“Sei anni fa la tragedia di Lampedusa.Un naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti a poche miglia dal porto di Lampedusa”.
In una lettera inviata al Sindaco di Lampedusa e al Prefetto di Agrigento, il responsabile dell’USB (Unione Sindacale di Base), Aldo Mucci torna sulla questione della mancata corresponsione degli stipendi agli operatori ecologici dell’isola.
“Siamo un paese occidentale, democratico, dove però il potere del popolo è insignificante. La controrivoluzione neoliberista iniziata negli anni ’80 ha permesso che poco alla volta i diritti acquisiti in anni di dure battaglie sociali venissero frantumati”.
“Gli operatori ecologici di Lampedusa e Linosa sono stati licenziati a seguito della nota con cui il sindaco Totò Martello ha rescisso il rapporto con il raggruppamento Iseda-Sea-Seap”.
“‘Datemi almeno il mio TFR’ è questo che chiedono i lavoratori operatori ecologici di Lampedusa. Non possiamo continuare a comprare il pane a debito.Il trattamento di fine rapporto -per chi non lo sapesse- va corrisposto alla cessazione del rapporto di lavoro”.
“Per gli operatori ecologici, già licenziati e con sei mesi di stipendi arretrati da riscuotere, sapere che la previsione di bilancio del Comune di Lampedusa e Linosa definisce una copertura finanziaria di 4 milioni e mezzo di euro – 58mila euro in più rispetto all’anno corrente – è motivo di ulteriore frustrazione”.
Inviata al Prefetto di Agrigento Dario Caputo, agli esponenti politici del territorio e alle istituzioni una lettera da parte dell’Unione Sindacale di Base sulla situazione che vede i lavoratori delle ditte Iseda-Sea-Seap attendere da 5 mesi gli stipendi, il TFR dovuto ed il passaggio alle “nuove”aziende.
“Questi, mi riferisco alle “organizzazioni sindacali” CGIL-CISL-UIL di categoria,nell’incontro avuto al MIUR,l’11 settembre, hanno parlato di RI-Finanziamento progetto “scuolebelle” lo stesso progetto che ho definito personalmente (assumendomi la responsabilità) ad un tavolo governativo“guidato dall’allora sottosegretario Davide faraone,”una cagata pazzesca”. Il
“Quante bugie e sotterfugi. Quanta falsità aleggiano attorno a degli onesti lavoratori che chiedono d’avere pagate le retribuzioni. Cinque mesi di stipendi arretrati no sono noccioline americane, ma una sacrosanta richiesta di pagamento”.