Avrebbero costruito in totale assenza di autorizzazione in una zona archeologica e a vincolo sismico.
Verrà presto rasa al suolo, e sarà un nuovo inizio. Si tratta dell’area di Largo Martiri di via Fani, a Ribera.
I giudici del TAR Palermo hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati difensori dei proprietari di un caseificio di via Unità d’Italia a San Giusippuzzu ad Agrigento sospendendo l’ordinanza di demolizione del Comune di Agrigento.
Firmata dal Comune di Agrigento l’ordinanza di demolizione di un’opera realizzata abusivamente.
Sono tre le “carrette del mare” che verranno distrutte.
Depone in aula al processo a carico di un ex maresciallo dei Carabinieri accusato di peculato, falso e occultamento di atti, l’automobilista che presentò la denuncia facendo scattare l’inchiesta.
Avrebbero avuto l’intenzione di creare una casa più grande con una cucina tutta nuova ricavata dalla chiusura di una veranda, il tutto in modo esclusivamente abusivo.
Ammonterebbero a cinque le ordinanze di demolizione emesse dal comune di Licata.
Firmata una ordinanza di rimozione e ripristino del luoghi per una coppia di agrigentini che si sarebbero appropriati di circa 75 metri di terreno demaniale davanti alla loro proprietà, recintandolo.
Firmata l’ordinanza dal settore Vigilanza edilizia del Comune di Agrigento per impone ad un caseificio di demolire un capannone realizzato da semplici tettoie.