“Rivolgo il mio pensiero, in queste ore, ad un combattente, ad un Amico, Ignazio Cutrò; siciliano anche lui, ha deciso di RESTARE dopo aver denunciato i suoi aguzzini. Un esempio per me e per tutti i Siciliani Onesti”.
“Ho appena appreso la notizia che il capomafia di San Biagio Platani Giuseppe Nugara, cioè la persona che intercettata dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “mafia della montagna”, affermava che non appena lo Stato si fosse stancato di me e gli toglie la scorta…..vedrai….risulta essere destinatario in carcere
“Mai piegare la testa al racket, gli imprenditori siciliani che come me, come Daniele Ventura e Vincenzo De Marco, hanno scelto di denunciare, hanno si perso tutto ma non la dignità, per questo motivo invito tutti gli artigiani, commercianti e imprenditori taglieggiati ad affidarsi alla giustizia e a denunciare gli estorsori”.
La Banca Popolare Sant’Angelo blocca la procedura di precettazione relativa al recupero somme di un credito debitorio del testimone di giustizia Ignazio Cutrò.
Si aggiunge di un nuovo capitolo la vicenda del testimone di giustizia Ignazio Cutrò che, dopo la revoca della protezione ai familiari, arriva ora l’atto di precetto della Banca Popolare Sant’Angelo che intima all’ex imprenditore di onorare un vecchio debito di circa 60 mila euro, oltre more ed interessi, entro e non oltre il 19 agosto […]
Il testimone di giustizia agrigentino ed ex imprenditore, come lo stesso ama definirsi, lancia l’allarme dopo le polemiche innescate dalla scelta di togliere la scorta a protezione della famiglia e racconta due episodi che negli ultimi giorni lo hanno visto protagonista.
Torna a parlare il testimone di giustizia, ed ex imprenditore come ama definirsi, Ignazio Cutrò che minaccia lo sciopero della fame dopo la decisione di abbassare il livello di protezione a lui e alla sua famiglia.
“Sono, da anni, un testimone di giustizia sottoposto alle misure speciali di protezione per avere testimoniato, da persona onesta oltre che incensurata, nel processo contro gli esponenti mafiosi Agrigentini della cosiddetta mafia della montagna”.
Guidati dal senatore Mario Michele Giarrusso (in foto copertina), una delegazione di parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle è stata ricevuta dal Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, al quale è stato consegnato un documento per chiedere un nuovo esame della posizione dell’imprenditore agrigentino e testimone di giustizia Ignazio Cutrò (in foto a sinistra) che
“La mia famiglia ed io non avremo più la protezione da parte dello Stato. Eppure appena due mesi fa un boss è stato intercettato mentre parlava di me e delle rotture di coglioni che ho provocato alla mafia locale“.