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Regioni ed Enti Locali

L’Usb denuncia il dramma degli spazzini di Lampedusa e Linosa

aldo mucciL’Unione Sindacale di Base, tramite il Coordinatore “Lavoro Privato” Aldo Mucci (in foto), contesta in toto le motivazioni assunte alla base del provvedimento di sospensiva, ritenuto “anomalo, ed illegale nei confronti degli operatori ecologici di Lampedusa e Linosa”.

“Nel diffidare le aziende a promuovere azioni persecutorie nei confronti dei dipendenti, – si legge nella lettera inviata al Rti, al sindaco di Lampedusa e Linosa, alla direzione territoriale del Lavoro, al Prefetto, all’Assessorato regionale all’Energia e al Presidente della Regione – si avverte sin da ora le stesse che sarà promossa una azione legale di rivalsa finalizzata al ripristino della giusta tutela degli operatori in questione.
Non sfugge a chi legge che ritardi nel pagamento degli stipendi perpetrati nel tempo, che ultimamente hanno raggiunto nello specifico il numero di quattro mesi di arretrati, hanno prodotto ai lavoratori ed alle loro famiglie, disagi fino a spingersi a vere e proprie crisi economiche”.
“La legge intima il pagamento delle retribuzioni ad attività lavorative effettuate, se questo non avviene o si pongono in essere pretese di svolgere attività lavorative senza retribuzione, a parere nostro potrebbe e sembrerebbe realizzarsi un’attività di estorsione, che siamo pronti a combattere a tutti i livelli financo quelle giudiziarie.
Questa O.S. non può e non vorrà sottacere simili comportamenti che oltre al danno economico, costringe i lavoratori a subire maltrattamenti morali, persecuzioni ed angosce”.

“Alle istituzioni in indirizzo, – continua la missiva – proprio per il valore che esse rappresentano, a cui noi fortemente crediamo, decidano di intervenire al fine di normalizzare tutta la questione, ed una volta tanto, si schierino con la gente che soffre.

Dichiarandoci sempre disponibili al dialogo, siamo pronti ad affrontare con tutti gli attori aventi causa, attorno ad un tavolo Prefettizio, al fine di trovare una soluzione bonaria della questione”.

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