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Cronaca

Condanna D’Orsi, le motivazioni della sentenza: rimborsi di pochi euro, ma da lodare il contenimento della spesa pubblica

d'orsiSono state rese note le motivazioni della sentenza che ha visto la condanna ad un anno di reclusione per abuso d’ufficio (pena sospesa) dell’ex presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi.

Il presidente del collegio della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Melisenda Giambertoni, ha infatti spiegato i motivi della condanna, seppur ha voluto sottolineare l’impegno dell’amministrazione provinciale nel ridurre la spesa pubblica. 

Una magra consolazione per il già presidente della Provincia Regionale che ha avuto comunque riconosciuto un ruolo politico non indifferente nell’aver ridotto la spesa dell’Ente.

Secondo i giudici però il ruolo ricoperto a vertice dell’amministrazione lo ha portato ad “approfittare per farsi rimborsare consumazioni di pochi euro” nonostante abbia documentato molte delle spese effettuate.

Sul famoso caso delle “palme” i giudici del Tribunale di Agrigento hanno sottolineato come l’agronomo della provincia presente presso la villa di D’Orsi, che secondo l’accusa sovrintendeva i lavori per la piantumazione, era plausibilmente presente per motivi attinenti il suo lavoro alla Provincia, dato che “aveva un abbigliamento inadatto” per i lavori di giardinaggio.

Le motivazioni aprono ora un nuovo scenario con la possibilità per accusa e difesa di presentare ricorso in Corte d’Appello. Si ricorderà che la pubblica accusa a termine della requisitoria aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per tutti i capi di imputazione. La difesa proporrà invece l’assoluzione di Eugenio D’Orsi.

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