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Politica

Amministrative Agrigento, Arnone: “non sembra che ci stiamo preparando ad eleggere il sindaco bensì alla festa di Carnevale”

giuseppe_arnoneEntra nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative di Agrigento che in primavera vedrà eleggere il nuovo Sindaco. Ad intervenire oggi, con una nota stampa, è l’ex consigliere di Agrigento, Giuseppe Arnone (in foto), che analizza il quadro politico che si sta delineando in città.

Ecco il testo integrale del comunicato:
Ieri su “La Repubblica”, pagina siciliana, Marco Marcolin, nel confermare la sua candidatura a sindaco, ha operato una comunicazione che può tranquillizzare gli elettori fascisti: Marcolin sta dentro testa e piedi al progetto di Matteo Salvini, il politico noto per gli slogan contro i meridionali, ed oggi anche per le esplicite alleanze con i neofascisti di Casapound. E, a questo punto, dobbiamo ringraziare Marcolin, perché almeno è una persona seria: vende mele e dichiara che sono mele, non fa come Firetto e come Zambito che presentano i loro broccoli dicendo che si tratta di gamberoni da Mazzara.
Firetto prima ci ha raccontato che il rigassificatore non si sarebbe fatto più. Era un progetto finito. L’ENEL l’ha clamorosamente smentito, donandogli un lunghissimo naso di Pinocchio. Non contento di questa Pinocchiata, tenta di prepararne un’altra. Pure le pietre sanno che mamma ENEL gradisce molto che Firetto, Di Mauro e Alfano vadano assieme al Comune di Agrigento. E sempre le pietre sanno che l’accordo è solidissimo, più solido di un sasso.
Chi vuole conferma della solidissima alleanza tra Firetto, Alfano e Di Mauro, può chiedere all’ENEL stessa o all’on. Riccardo Gallo, molto bene informato. Firetto adesso gioca con le liste e vuol fare il prestigiatore. Convincere Di Mauro ed Alfano a nascondersi dietro il dito, a dargli i voti, ma a scomparire in campagna elettorale. Andiamo adesso a Giuseppe Zambito. Come si diceva una volta, non è chiaro se “ci è o ci fa”. Dopo le riunioni in pompa magna di questo fine settimana officiate dal cardinal Crocetta e dall’arcivescovo Riccardo Gallo, tenta di sfondare il muro del ridicolo per nascondere agli Agrigentini questa alleanza Forza Italia – PD. Se è il caso posso prestare io a Giuseppe Zambito l’euro e quaranta per acquistare il “Giornale di Sicilia”, che addirittura, a pagina 2, con richiamo in prima, ovvero nelle massime pagine nazionali, dà la notizia – con grandissima ampiezza – di questa bella alleanza, innovativa alleanza. Zambito fa la figura di quel tizio che, scoperto a letto dentro un albergo con un transessuale, disse alla moglie che passava da lì per caso, era inciampato ed era finito dentro le lenzuola con quello sconosciuto signore, stranamente dotato di attributi superiori e inferiori.
Bisognerebbe dire a Zambito, ma anche a Firetto, che stiamo preparando le elezioni a sindaco, e non, appunto, la grande festa in maschera di Carnevale“.

  1. Zambito e Bellini, se possedessero il comune senso del pudore, dovrebbero dimettersi, raggirati come sono dai marpioni che si spartiscono il potere alle loro e alle nostre spalle.
    E poichè i due candidati a sindaco dei partiti di centro destra (Firetto e Alessi) sono della stessa identica pasta e sono accomunati anche dalla medesima dalla passione per l’imbroglio non resta che votare, ad oggi, o Marcolin o 5 stelle. Escludendo, per ovvi motivi, il primo non resta che il secondo. A meno che a sinistra avvenga il miracolo. In mancanza a casa e buona notte ai suonatori.

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