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Blitz antimafia “Kerkent”: mafia, droga, armi e anche una tentata violenza sessuale

Ci sarebbe anche l’ipotesi di reato di tentata violenza sessuale fra le tante contestate ad Antonio Massimino, principale esponente del blitz scattato ieri nell’ambito dell’operazione antimafia condotta dalla Dia denominata “Kerkent”.

In tutto 34 le persone arrestate in un’operazione che ruoterebbe attorno a fatti di mafia, criminalità, droga ed estorsioni. A queste ipotesi di reato, l’indagine ha rilevato anche una ipotesi di sequestro di persona e tentata violenza sessuale ai danni di una donna.

I fatti vedrebbero protagonista la moglie di un acquirente d’auto, che con una truffa avrebbe tentato di raggirare il titolare di un concessionario che, invece di denunciare i fatti, si sarebbe rivolto al Massimino per risolvere la questione. Sarebbe infatti stato l’intervento del presunto boss agrigentino a dirimere la questione convocando il presunto autore della truffa intimandolo a riconsegnare l’auto; fatto al quale si aggiunge la presenza della donna di quest’ultimo che sarebbe stata oggetto di avances sessuali esplicite restando per circa otto ore in un magazzino “privandola della sua libertà” insieme con il proprio compagno.

 

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