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Cronaca

Condannata a 30 anni Veronica Panarello: secondo il gup è lei l’assassina di Loris

legge30 anni, è la condanna che il Gup di Ragusa, Andrea Reale, ha deciso per Veronica Panarello, madre accusata dell’omicidio del figlio, il piccolo Loris Stival.

E’ quanto era stato chiesto dalla Procura, che ha sempre ritenuto la donna, unica colpevole dello strangolamento del bimbo, avvenuto il 29 novembre di due anni fa, nell’appartamento della stessa Panarello a Santa Croce Camarina. Inutile il dito puntato da Veronica nei confronti del suocero, Andrea Stival, accusato dalla donna “istrionica” (così l’avevano definiti i medici dopo la perizia psichiatrica) di aver strangolato il piccolo per paura che rivelasse a Davide Stival, marito e figlio, la loro relazione. Un movente plausibile, secondo la Procura, ma che non vedrebbe in alcun modo coinvolto il suocero della Panarello.

Ed eccola lì, gracile come un uccellino, accogliere la sentenza e crollare in lacrime, perché, come dice lo stesso Villardita, legale della donna, “non accetta questa sentenza, si ritiene non colpevole“.
Se le lacrime di Veronica, hanno fatto un “rumore” assordante, a questo, si è contrapposto il silenzio con cui Davide Stival ha accolto la sentenza. Davide, padre e marito dalla vita resa deserta da una probabile follia covata dentro una piccola donna con cui aveva condiviso il primo amore e le emozioni di diventare genitori.

E proprio la responsabilità genitoriale, sarebbe stata tolta a Veronica per tutta la durata della pena principale. Sulla linea difensiva che Villardita adotterà in secondo grado, non vi sono dubbi, sarà quella già tracciata dall’inizio: la non colpevolezza.

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