Si avvalgono della facoltà di non rispondere i tre familiari arrestati nell’ambito dell’operazione denominata “Bed & Babies” che ha sgominato un presunto giro di prostituzione in pieno centro storico ad Agrigento.
Avrebbero ricoperto un ruolo specifico, ed in particolare vi era chi si occupava della gestione dei contatti, chi delle prestazioni e chi invece di concordare il prezzo di affitto e la regolarità dei pagamenti.
Il tutto sarebbe nato da una “soffiata”, da una “pentita” che avrebbe rivelato il presunto giro di prostituzione nel centro storico di Agrigento scoperto dopo l’inchiesta denominata “Bed & Babies” che ha portato all’arresto di tre persone.
La Polizia di Stato di Agrigento, ieri 5 febbraio, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. Alessandra Vella, a carico di Pace Emanuele (classe 53), della moglie Miccichè Pierina (classe 57) ed il loro figlio Pace Visilij (classe 90), ritenuti responsabili, in concorso, del reato di favoreggiamento e […]
Sarebbe stata costretta a prostituirsi con il favoreggiamento della madre. Una minorenne di quattordici anni che avrebbe subito presunto abusi sessuali a Gibellina e Menfi.
Condanna per tre degli otto imputati del secondo filone di inchiesta scaturito dall’operazione denominata “Lenone” su un presunto giro di prostituzione nell’agrigentino.
E’ di quattro condanne e due assoluzioni il verdetto di primo grado dopo l’operazione scattata quasi dieci anni addietro su un presunto giro di prostituzione in un locale notturno di Licata.
Induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne, aggravati.
Il pm di Agrigento Chiara Bisso ha chiesto al termine della requisitoria tredici anni di reclusione e novanta mila euro di multa per un 46enne di Licata accusato di avere organizzato un giro di prostituzione in un locale notturno.
Dopo circa dodici anni dall’operazione “Dolce Vita” su un presunto giro di squillo provenienti dalla Romania e fatte prostituire nell’omonimo locale nella zona industriale, c’è stato un ennesimo rinvio all’udienza preliminare per un impedimento di uno dei difensori.